La maggior parte delle motivazioni del mio lavoro è radicata nell’occidentalizzazione del mio paese d’origine negli anni ’90. In quel periodo, l’obiettivo era dimenticare il passato socialista della Slovenia e fare del capitalismo una storia di successo. Crescendo con immagini e valori americani in TV, musica e stampa, lo spirito americano è stato comunicato attraverso simboli consolidati. Ciò ha provocato un’attrazione per il simbolismo americano, che ho iniziato a incorporare nel mio lavoro fotografico quando mi sono trasferito nella cosiddetta ‘terra della libertà’. Il sogno si era realizzato, ma le realtà erano molto diverse da quelle che mi si presentavano da bambino. (Dino Kužnik) Le fotografie dell’America di Kužnik sono senza tempo. Attingendo all’iconografia del mitico West americano, il mondo che si trova nelle pagine di 005 sembra un’estate senza fine; caldo, cinematografico, libero. Mescolando ritratti incastonati tra strade deserte, complessi industriali, case, paludi, motel e veicoli, Kužnik si affina alle forme e ai colori distinti del West americano. La solitudine è una parte essenziale del processo di Kužnik: l’isolamento gli permette di meditare pienamente su ciò che lo circonda. Il libro sembra silenzioso. I colori parlano da soli. (Isaac Huxtable)