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Nel passaggio dall’interno dello studio all’esterno di un’ambientazione il pensiero dell’artista assume le forme del racconto, amplificando le valenze significanti dei diversi elementi messi in gioco di volta in volta all’interno dell’immagine. La fusione dell’uomo con la natura non si esprime più con il riferimento ad un particolare, animale o vegetaleche sia, ma instaura un legame direttamente con l’universalità del cosmo. Iniziano a rivelarsi i volti e con essi i loro differenti sentimenti: ora seri e impegnati, ora sereni e rilassati, appaiono come i loro corpi in relazione con ciò che li circonda, con la situazione che li coinvolge. E’ il passaggio dai ‘Riti del corpo’ alle storie di ‘ανα χρονος’. Dalla fissità di un’immagine iconica si approda allora alla messa in scena di uno o più personaggi a confronto diretto con gli elementi della natura: con l’acqua, la terra, il cielo, il fuoco, ma anche con pesci, uccelli, conchiglie, fiori. L’atmosfera ha sempre un che di primordiale e ogni elemento che compare nell’immagine trasmette l’idea di un’energia primigenia tale da rendere possibile e credibile ogni tipo di situazione o azione ci venga proposta. L’immagine di una terra da nutrire, da cucire nelle sue ferite, da interpretare nei suoi segni, attraverso le sue lettere, da scoprire nei suoi buchi neri, da percorrere attraverso bui desideri; oppure l’idea di un bilico da far oltrepassare o da percorrere scientemente, nella difficoltà di un equilibrio irraggiungibile…. Eventi che hanno dello straordinario ci vengono proposti come assolutamente naturali, solitamente contraddistinti da une stato di calma e da un andamento lento meravigliosamente disarmanti. Non c’è possibilità di messa in dubbio della credibilità della scena, tutto è assolutamente perfetto, coerente, concreto: personaggi, luci, ambiente, incantate presenze. (Franca Marri)
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Description
fotografie: Roberto Kusterle
testo: Franca Marri
editore: selfpublished, 2007
dimensione: 27 x 24 cm
pagine: 108
lingua: italiano, inglese