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Scopri il mondo di Franchina, Cioccolatina, Lulù, Ramona, Brigida, Ornella, Monica la Vichinga, Fiorella, Rosa, Ambra e Graziella, travestiti siciliani che vivono/lavorano nel quartiere San Berillo di Catania, da sempre il quartiere a luci rosse.
‘Il quartiere delle ragazze era ambientato nella città in modo tale da sembrare un territorio separato, come un’isola senza mare intorno o un castello senza fortificazioni. Dopo essere entrati in uno dei vicoli di ingresso attorno al perimetro, sembra di essere rinchiusi, sorvegliati e protetti. È come entrare in un villaggio privato che sembra quasi una casa a cielo aperto. In quelle quattro strade l’intimità vive sulle soglie dei monolocali al piano terra che si aprono sulla strada, e l’invito a lasciarsi inghiottire da tutto è ciò che definisce la natura stessa del luogo.’
Quella iniziata per caso nel 2004, è diventata una relazione a lungo termine tra Lorenzo Castore e le ragazze. Ogni volta che si trovava a Catania, li visitava nel loro quartiere e chiacchierava con loro tra i clienti.
‘Il rapporto era amichevole ma intermittente, superficiale e leggero, come era normale che fosse. Sono andato d’accordo con loro ma non avevo intenzione di fotografarli con un progetto in mente’.
Colpito dalle dimensioni e dall’atmosfera della festa di Sant’Agata, Castore iniziò a visitare più spesso Catania: ‘Lo spirito pagano di questa sonora esibizione di abbandono al misterioso, unito all’immagine della fanciulla umiliata, torturata e amputata nella sua forma più simbolica espressione fisica della femminilità, ha creato in me un potente cortocircuito emotivo che mi ha fatto associare la vergine alle ragazze, alle quali la natura non aveva concesso seni ma genitali in eccesso, che avevano provocato, loro malgrado, un’identità personale conflittuale e troppo spesso li aveva lasciati come oggetto di discriminazione bigotta’.
‘Questa storia non è solo poetica. È anche una storia di sofferenza per un’identità rifiutata. Spesso è anche una storia di miseria. C’è bisogno di vendersi come unica possibilità di esistere. C’è l’impossibilità o
l’incapacità di creare intorno a sé delle relazioni stabili e una vita normale nel senso più semplice della parola. Esiste un senso di colpa che combatte con il desiderio di redenzione. Il contesto è una terra dove la tradizione cattolica vive a stretto contatto con quella criminale, e dove religione, devozione, peccato, sessualità e violenza sono intrecciate da una forza magica che le sintetizza tutte. Ma la loro è anche una scelta estrema di libertà e di affermazione del proprio essere, con tutti i rischi ei limiti che ciò comporta in una società falsamente aperta come la nostra. C’è anche il forte senso di appartenenza a una comunità, con tutte le tensioni che comporta vivere in una tale società ai margini. Le ragazze però non hanno padroni e per molte di loro il sesso è o era anche piacere, possibilità, viaggio e avventura. Nella vita sono riusciti a cavarsela ma l’hanno anche vissuta e quando ci sono riusciti, si sono divertiti fino in fondo. Vivono per essere accettati per quello che sono, per avere la libertà di essere se stessi con tutte le contraddizioni che questo comporta. Il mio trasparente senso di identità mi ha fatto sentire a casa con loro. In qualche modo la loro lotta e le loro ossessioni sono mie. Sono in questo libro tanto quanto loro. Il mio bisogno di dare e ricevere calore disinteressato è stato soddisfatto e ricambiato dalla loro compagnia e dalla loro fiducia mista a volubilità, e spero che questo libro possa restituire qualcosa, una testimonianza piena di vita reale.’ (Lorenzo Castore)
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Description
fotografie: Lorenzo Castore
testi: Francesco Franchina Grasso, Lorenzo Castore
editore: Blow up press, 2021
dimensione: 16.5 x 23.5 cm
pagine: 204
lingua: inglese
tiratura: 800
ISBN: 978-83-952840-9-0