The Dark Wood di Danielle Mericle esplora ampie questioni della storia e della nostra capacità collettiva di documentare e imparare dal passato. Attraverso immagini intrecciate di calchi greco-romani abbandonati, un’antica foresta di Sequoia e i testi dell’artista, Mericle ci invita a considerare la storia come un processo fluido piuttosto che una verità statica.

I calchi un tempo molto apprezzati – che appaiono nel libro come fotografie originali e d’archivio – furono rifiutati come copie senza valore durante la prima parte del XX secolo, ritenendo che mancassero dell’arte e dell’aura degli originali, nonostante il fatto che molti degli ‘originali’ erano infatti copie romane di manufatti greci. Durante le due guerre mondiali, molti di questi “originali” furono danneggiati o distrutti e i calchi sono ora considerati alcune delle versioni più autorevoli disponibili. Una foresta di sequoie nel nord della California offre due importanti contrappunti. Gli antichi anelli degli alberi di Sequoia tracciano l’ascesa e la caduta delle civiltà negli ultimi 3000 anni, comprese quelle che hanno creato i manufatti greco-romani. Gli anelli degli alberi posizionano la storia umana all’interno di un arco temporale geologico più ampio, conferendo una prospettiva adeguata all’impresa umana. Gli anelli rivelano anche la complessa storia e le mutevoli prospettive sul significato del fuoco nella regione, con le storie dissonanti di pratiche espansive di disboscamento, il movimento per la conservazione, la conoscenza indigena e il cambiamento climatico che si scontrano con il travagliato destino delle antiche Sequoie.

Sebbene tentiamo di comprendere e preservare il nostro passato, lo sforzo è soggetto a inevitabili cambiamenti nella conoscenza, ai capricci dell’ideologia e ai capricci della verità storica. Con un epilogo che fonda la complessa sequenza di immagini nell’elegia personale, The Dark Wood ricalibra il nostro senso della scala consentendoci di individuare un senso di lutto, di perdita e le specificità delle nostre stesse narrazioni all’interno del quadro ampio e non fissato della storia.