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Mónos — Vincenzo Pagliuca

6 maggio – 16 giugno 2023

Mostra a cura di: Sara Occhipinti, Marco Faganel

Opening: sabato 6 maggio ore 11.30 in presenza dell’autore, con booksigning del libro Mónos, pubblicato da Hartmann, 2022.

Mónos è il progetto di Vincenzo Pagliuca in mostra presso la galleria studiofaganel. Il lavoro prende il titolo dalla parola greca antica mónos che significa solo, singolo, solitario, ed è una raccolta di “ritratti” di case isolate che si stagliano come monoliti nel paesaggio naturale.
Mónos, sviluppato nel periodo 2015-17 ha preso le mosse nell’entroterra campano per poi proseguire in sei regioni italiane, coinvolgendo tutto l’Appennino meridionale. L’autore ha realizzato gli scatti in determinate condizioni di luce: prima del sorgere del sole e durante i mesi invernali.
Le immagini vedono sempre al centro dell’inquadratura una casa isolata, con intorno il contesto naturale e alcuni elementi riconoscibili ma non rilevanti. La casa che, spesso non ha alcuna specifica attrattiva architettonica, esito di una costruzione casuale e informale, marginale rispetto al centro abitato, è qui protagonista.
Le fotografie di Pagliuca nascono da un lavoro di ricerca sistematico e seriale. In un primo momento egli va alla ricerca e seleziona queste case nel territorio; in una seconda fase cerca una restituzione di significato, di legame e di equilibrio tra queste case e il contesto. Egli inoltre determina una serie omogenea ma aperta, e definisce una mappa nel territorio italiano appenninico per questa tipologia edilizia.

Nonostante l’estetica di Mónos sia pulita, essenziale, eloquente, il lavoro possiede anche una forte componente immaginativa e fantastica che lo rende estremamente attrattivo per l’osservatore.
Pagliuca definisce le sue fotografie dei “ritratti”, usando un termine che solitamente ci rimanda alle persone. Queste case ci spingono ad amplificare la nostra immaginazione e dalle forme edilizie emergono tratti antropomorfi: finestre che sembrano occhi, pilastri come nasi, tetti che assomigliano a chiome. Si “muovono” quasi nello spazio, lo toccano ora con una pensilina ora con una scala. Esse, ad una seconda lettura, non ci appaiono più isolate, ma integrate nel paesaggio. Le case di Mónos, insomma, sono “vive”.

Graphics: Andrea Occhipinti

Orari:
lunedì—venerdì 16.00—19.00
sabato e mattine su appuntamento