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Negli ultimi due anni ho mappato i miei ricordi fondamentali della mia infanzia a Lisbona tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta. È stato un periodo euforico in Portogallo, tutti erano pieni di speranza, e nella mia famiglia questo è stato vissuto molto intensamente, coincidendo con la nostra età dell’oro, fino alla perdita inaspettata di mio padre nel 1991. Il mio rapporto con la fotografia inizia lì. È stato nell’album di famiglia che ho dato un senso al presente che avevo conosciuto diventare l’immediato passato. È lì che ho proiettato il mio destino. Ora, mentre creo il mio album di famiglia, mi rendo conto che questa relazione trascendentale con quelle immagini banali ha formato la spina dorsale del mio occhio, ciò che cerco nel mondo con la mia fotografia, ma anche la spina dorsale del modo in cui vivo la mia vita, i miei sogni e il mio futuro._Pedro Alfacinha
Questo libro è un viaggio. Un viaggio nello spazio e nel tempo.
Lo spazio è quello degli interni di Lisbona, delle sue strade, dei suoi dintorni, della campagna portoghese, delle spiagge che si affacciano sull’Atlantico. Luci e ombre: in questo libro c’è il senso profondo di un luogo, la sua singolare miscela di oscurità ed eccitazione, opacità e chiarezza, eppure senza alcuna descrizione estesa di esso. Non ci sono ampie vedute, solo scorci, porte aperte su frammenti di paesaggio (tutte le fotografie di questo libro sono verticali).
Il tempo qui è ciò che separa il presente dal passato. Memoria e ricordi formano il deposito che alimenta ogni immagine di questa serie; visione e revisione allo stesso tempo. Non è solo una questione di nostalgia, ma di familiarità: Alfacinha fotografa ciò che conosce bene e fa parte della sua storia personale, non rinunciando mai a lasciarsi sorprendere dal mondo che ha di fronte. Questo libro è un’autobiografia. È un resoconto del passato dell’autore scritto attraverso il suo presente. Questa è un’autobiografia sperimentale senza cronologia e senza narrazione. Non ci sono eventi, non c’è storia da seguire, ma solo una serie di elementi su cui soffermarsi. Ogni fotografia è un dettaglio che invita a scavare in profondità. Ogni immagine è un indizio che non porta a nessuna soluzione.
Scenografia senza sceneggiatura. Atmosfera pura. Qui il carattere cupo di un noir si fonde sorprendentemente con le carezze al mondo di uno sguardo pieno di empatia. Iniziato sotto una fitta coltre di neve e ghiaccio, dopo un inverno ricordato come uno dei più freddi della recente storia europea, il 1985 si rivela alla fine un anno caldo, ricco di tragedie e fasti. _Francesco Zanot
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Description
fotografie: Pedro Alfacinha
editore: Skinnerboox, 2022
dimensione: 21.5 x 28 cm
pagine: 60
ISBN: 978-88-94895-61-2