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Nato da una riflessione sulla natura delle immagini e sulla loro vocazione notturna, Meglio nel buio che il suo cavaliere è allo stesso tempo una favola e un manuale di sopravvivenza. L’opera raccolta di Francesco Merlini abbraccia anni diversi, forse molto distanti tra loro; scattate in tutti e quattro i continenti, le sue immagini rivelano la prospettiva unica di qualcuno che, come un sonnambulo guidato dai fantasmi, cerca qualcosa senza nome. Il titolo è tratto, quasi letteralmente, da un manuale di ottica del XIX secolo. La frase originale – “[…] molto meglio al buio del suo cavaliere” – si riferisce alla visione notturna di un cavallo rispetto a quella di un essere umano.
La sequenza di immagini selezionata si snoda attorno alla fase di transizione tra la veglia e il sonno, coinvolgendo l’ipnagogia come modalità sensoriale ma allo stesso tempo onirica di rappresentazione semiconscia. Le immagini costituiscono i contenuti psichici della mente. Se nei sogni l’autocoscienza è sospesa e le immagini appaiono reali nella misura in cui dormiamo, nel sonno possiamo guidarle consapevolmente perché parzialmente consapevoli che stiamo sognando. In altre parole, nei sogni lucidi sappiamo di trovarci di fronte ai contenuti della nostra immaginazione, i cui contorni appaiono allucinatori. Il sogno è uno stato perpetuo che sperimentiamo sia durante il sonno che durante la veglia. Grazie all’immaginazione, la materia del sogno ritorna ad essere l’oggetto reale della mente.
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Description
fotografie: Francesco Merlini
testi: Luca Reffo
editore: Mack books, 2023
dimensione: 23,5 x 31 cm
pagine: 80
lingua: italiano, inglese
tiratura: 1000
edizione: 1
ISBN: 978 88 944622 8 9