Sclavanie racconta la riscoperta di un microcosmo geografico, di un’area montana al confine tra Italia e Slovenia, luogo d’origine dell’autore. Sclavanie è un termine che indica le origini Slave delle prime popolazioni che abitarono questi territori. Oggi ha completamente cambiato significato, ed è stato assorbito dalla lingua Friulana per indicare, in maniera dispregiativa, le persone che vivono prevalentemente nelle zone montane di confine e che conservano le loro radici slave.
La struttura linguistica del Friuli Venezia Giulia è complessa e peculiare. La sua posizione geografica la rende un luogo di passaggio obbligatorio sulle direttrici europee nord-sud, est-ovest. Qui si incontrano lingue latine, slave e germaniche, eredità di un passato che ha visto queste popolazioni vivere le une affianco alle altre. Il Friuli Venezia Giulia è l’unica regione in Europa dove vengono ancora utilizzate ben quattro lingue ufficiali nel medesimo territorio: italiano, sloveno, friulano e tedesco.
Degano, con sguardo etnografico esplora quest’area caratterizzata dall’emigrazione e dallo spopolamento dei piccoli borghi montani. Questi fenomeni hanno indebolito la trasmissione orale e la sopravvivenza di memorie e antiche tradizioni e necessitano di strategie concrete per invertirne la tendenza e innescare un “ritorno al borgo”.
La ricerca di Degano si muove attraverso un riesame attivo, critico e consapevole del “locale”, indagando la memoria comune tramandata dagli abitanti che resistono in questi luoghi. Questo progetto vuole essere un’occasione per riflettere sui valori dell’abitare e del fare comunità, sulla loro trasformazione, sul degrado, sull’estinzione ma anche sulla riscoperta.
Che opportunità offrono questi territori? A quali vocazioni rispondono? Come possono competere nelle trame del globalismo metropolitano? Queste sono alcune delle questioni poste dall’autore che guarda al borgo montano non solo come strategia nostalgica di riposizionamento, ma come reale chance di rigenerazione territoriale, e in cui si riconosce una qualità del vivere come in pochi altri contesti.
Davide Degano ha tentato di affrontare la questione “a casa propria”, misurandosi con una controversa visione sui suoi luoghi d’origine, stregato dalla bellezza e potenza di queste terre.
Sclavanie è pubblicato in occasione della omonima mostra personale presso Musei Civici di Udine- Museo della fotografia friulana presso il Castello di Udine (7 ottobre 2023 – 11 febbraio 2024).
catalogo a cura di: Marco Faganel, Sara Occhipinti
fotografie, testi: Davide Degano
concept: studiofaganel, Gorizia
editing, revisione testi: Sara Occhipinti
design: Andrea Occhipinti
traduzioni
dall’italiano al friulano: ARLeF – Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane
dall’italiano allo sloveno: Živa Gruden
dall’italiano all’inglese: Davide Degano
referenze: Tutte le fotografie in bianco e nero sono parte dell’archivio di Davide Degano.
editore: studiofaganel, Gorizia
stampa: Poligrafiche San Marco, Cormons (GO)
carte: Fedrigoni Arena Smooth Ivory 70 g/m2, Fedrigoni Arena Smooth Extra White 140 g/m2
pagine: 30 + 8
dimensione: 30 x 25,5 cm box
tiratura: 300
lingue: italiano, friulano, sloveno, inglese
ISBN: 978-88-946628-7-0
Prezzo: 40 €
Biblioteche, Collezioni: CIFA – Centro Italiano della Fotografia d’Autore, Bibbiena
Esposizioni: Sull’orlo del vuoto come di un fiordo, Palermo, 2024; Editoria indipendente. Identità e innovazione, Ragusa foto festival 2024.