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Riccardo Fregoso

Riccardo Fregoso (1981) è un fotografo e direttore creativo italo-francese. Attualmente è chief creative officer di Dentsu Creative Italy.
Si è laureato in Filosofia ed Estetica all’Università di Bologna e alla Sorbona di Parigi, e in comunicazione all’Hyper Island di Stoccolma.
Nel 2020 Riccardo è Finalist a Emergentes International Photography Award, e il progetto Covid Visual Diary è selezionato da Contrasto. Adriatico, una ricerca durata 3 anni lungo la costa adriatica in Italia, è pubblicato per la prima volta da Subjectively Objective, Detroit.
Adriatico è Commended al Siena Creative Photo Award nel 2021, ed è pubblicato da Perimetro. La sua ricerca sui fatti di Genova (Genova 2001: Esserci) è pubblicata da Perimetro ed è esposta allo spazio Elita, a Milano.
Nel 2022 il suo lavoro fotografico è premiato dal Ragusa Photo Festival (Special Mention), e da vari magazines italiani e internazionali (Elle Decor, Mare Germany, Bengala, Collater.al). La sua ricerca Winter Light è esposta alla Black Box Gallery di Portland. Riccardo ha anche partecipato all’iniziativa United photographers for Ukraine, ed è stato jury member dei Perimetro Photo Awards.
Adriatico è l’oggetto del suo primo libro fotografico, pubblicato da Kerber Verlag (Berlino), nel luglio 2022, a 700 esemplari. Il libro è stato lanciato a Milano da MiCamera Bookstore e a Parigi durante Paris Photo 2022, ed è distribuito in Europa, UK e Stati Uniti (Leporello, Yvon Lambert, Do you read me?).
Come direttore creativo, Riccardo ha fatto parte di giurie internazionali (Cannes Lions, New York Festival, LIA), ed è stato presidente di giuria presso l’Art Directors Club Italiano, dove è anche membro del comitato esecutivo come International Ambassador. Riccardo ha ricevuto più di 200 premi internazionali, tra cui 27 Cannes Lions e 10 D&AD Pencils.

“È la luce, vera protagonista nelle foto di Riccardo Fregoso, a connettere tra loro elementi distinti, apparentemente inconciliabili, ad avvolgerli in un armonico clima, ambientale e sensuoso, come vuole del resto l’etimo di armonia (dal gr. armòzein), ovvero far aderire, unire, collegare.” (Claudio Musso)

riccardofregoso.com