Spesso ammiriamo la bellezza del paesaggio circostante. Ammiriamo la sua morfologia, le piante, contempliamo QUI e ORA. Ma se e quanto spesso pensiamo a ciò che è realmente accaduto in questo luogo nel PASSATO? In larga misura dipende dalla nostra conoscenza della storia di quel luogo particolare. Ma cosa succede se non ne sappiamo nulla? Death Landscapes è il secondo libro di Hubert Humka. Questa volta Humka si concentra sui paesaggi. Sono paesaggi contaminati, segnati dalla loro storia: da una parte sono idilliaci, ma dall’altra contengono lo stigma degli eventi a cui hanno silenziosamente assistito. Nel paesaggio apparentemente inamovibile si possono trovare crepe, spaccature, persino cicatrici fisiche. Gli eventi traumatici che li hanno lasciati sono stati di diversa natura: da quelli collettivi (campo di battaglia o attacco terroristico) alle tragedie che hanno colpito un solo uomo (suicida o vittima di un omicidio). Death Landscapes è una storia sull’uomo. È un tentativo di rispondere alla domanda: un’intersezione favorevole di tempo e spazio rivela il lato oscuro della sua natura? È possibile avvicinarsi alla verità oscura su un uomo/noi attraverso i paesaggi? Il libro di Hubert Humka contiene una serie di inserti che gli conferiscono un significato aggiuntivo. C’è un rapporto sull’esecuzione della pena di morte o un diario mai pubblicato prima di un serial killer, tra gli altri.