Greek Dog Days è un meandro in ombra attraverso le strade della città e le strade interurbane. Niederkirchner migra da una scena desolata all’altra come se fosse lui stesso uno dei cani; vagabondo, senza meta. Fotografie di fantasmi del passato della Grecia lo seguono mentre documenta il presente della Grecia. Sebbene di natura oscura, le fotografie di Niederkirchner suggeriscono anche la tabula rasa del paese per così dire; forse un’opportunità per la ricrescita in una direzione nuova e piena di speranza. Selvaggia e oscura con sprazzi di affetto, la Grecia ritratta da Niedderkirchner è nebbiosa ma nitidissima. Greek Dog Days ci invita in un viaggio affascinante e inquietante; passa davanti a negozi vuoti, come abbandonati, regole concrete sulla natura mentre manca lo stereotipo del cielo azzurro e limpido della Grecia. Sono presenti solo tracce di vita; panni appesi alle finestre, ma le persone stesse sono marcatamente assenti. I cani sono irremovibili nel loro sguardo, mostrando il loro controllo.