Nel marzo 2016, l’Accademia giapponese di pediatria ha annunciato di aver stimato che 350 bambini in tutto il paese siano morti a causa di abusi. Secondo il conteggio del Ministero della Salute, dell’Istruzione e del Welfare, circa 90 bambini all’anno muoiono a causa di abusi, incluso il doppio suicidio forzato.
Quindi 260 bambini morti vengono trascurati. Dopo aver scoperto questa anomalia, la fotografa giapponese Miki Hasegawa ha iniziato la sua ricerca sui casi di abusi sui minori. Hasegawa ha intervistato le vittime di abusi sui minori, fotografato i loro ritratti e raccolto e curato materiali che evocano i loro ricordi d’infanzia come i loro diari, quaderni e foto.

Gli uomini e le donne che ho incontrato mi hanno detto: ‘Non mi sono rimaste cicatrici o lividi grandi e visibili. La violenza fisica e il linguaggio offensivo che ho sperimentato per molti anni, il controllo mentale, l’abuso sessuale, la negazione della mia individualità e l’abbandono, non sono visibili, ma lasciano cicatrici importanti che non vanno via. È difficile da sopportare, ma gli altri non riescono a vedere questo dolore’.
Soffrono di depressione, autolesionismo, dissociazione, attacchi di panico, disturbo da stress post-traumatico e altri disturbi, ma non si possono vedere queste lesioni a meno che non le si cerchi attivamente. E hanno scritto nei quaderni del loro dolore emotivo difficile da capire. Internal Notebook è un taccuino dei pianti emotivi dei bambini cresciuti in case abusive. Ho scattato loro dei ritratti, insieme ai diari e ai quaderni che hanno tenuto.
Ho anche cercato di mostrare com’erano i loro genitori disponendo le fotografie della loro infanzia e gli oggetti importanti che evocano ricordi di quei giorni. Mi sembrava che i loro genitori non fossero diversi dal resto di noi nel pensare che fossimo genitori normali.
Le persone in questo libro non provano solo odio e risentimento verso i loro genitori. Ci sono quelli che provano rabbia contro se stessi, tristezza immutabile e si chiedono persino se debbano perdonare i loro genitori mentre si mantengono disperatamente in vita. Quindi possiamo vedere che quelli che li hanno tormentati non erano solo i loro genitori, ma anche altri adulti nella società.