Nato durante la seconda edizione del Laboratorio irregolare di Antonio Biasiucci, Interno è un progetto che indaga due forze opposte.
Da un lato l’esigenza di rallentare il mio ritmo nel fare fotografia e di muovermi con estremo rigore. Diminuire il moto, ridurre al minimo l’azione nella scena inquadrata per invitare ad un’osservazione più lenta che permettesse l’emersione di un elemento perturbante.
Dall’altro la possibilità di creare un racconto senza un copione. Fluttuare tra gli spazi interni, da cui il titolo, lasciando che fossero le fotografie, una dopo l’altra a suggerire ipotetiche storie.
La coesistenza di familiarità e distanza, di attrazione e repulsione è lo spazio incerto in cui queste immagini si muovono. _ Valerio Polici

I have been asking our participants in the photobook course to be flexible about how much intention they want to enable through their work and to leave some room for the audience. I find Polici’s book incredibly successful in opening up these possibilities. I find this book one of my top for the year. It has been a strong year, and we still have time to go, but I thoroughly support people picking this up. As a book, it makes a tremendous unintentional statement against the boorish wake that we find ourselves wading with several prominent publishers going through the exact tired pre-pandemic types of publications they were known for and gives some room for new voices. Recommended. _Brad Feuerhelm, American Suburb X