Seguito della sua monografia di debutto Entangled (Deadbeat Club, 2020), Resurfacing promuove la poesia visiva di Maude Arsenault con un’esplorazione continua e onesta dell’esperienza femminile. Il tempo passa; la vita familiare si frattura e si scheggia con essa. Le superfici si incrinano sotto una vernice dai toni pacati e morbidi, poiché pieghe e crepacci sono specchi di un corpo interiore di cui si è appena riappropriato.

Resurfacing è un’estensione essenziale del suo lavoro, traducendo il potere delicato e sommesso delle sue immagini in un design tattile e strutturato, dando ampiezza e ritmo al linguaggio visivo femminista di Arsenault.

Dopo diversi anni dietro l’obiettivo nel mondo della moda, Maude Arsenault, fotografa, artista, madre e femminista, si biforca intorno al 2015 verso le arti visive. Il suo lavoro investe i temi della rappresentazione femminile, dello spazio privato, della domesticità e dell’intimità nel quadro di un approccio fotografico e materico che oscilla tra composizioni astratte, autoritratti, paesaggi e immagini documentaristiche. Esplora dall’immagine fotografica e stampata, al collage, alla scultura e all’installazione. In tal modo, i suoi progetti utilizzano i corpi come spazi e spazi inaspettati del corpo, in una prospettiva di autodeterminazione per le donne.