Koji Kitagawa è stato membro del collettivo SPEW con Daisuke Yokota et Naohiro Utagawa,
un’esperienza che descrive come ‘essere in un’auto lanciata a tutta velocità’. Da 15 anni, Koji Kitagawa, da solo, produce serie che distribuisce sotto forma di edizioni semplici e semplici. Questo libro è un’antologia che raccoglie una dopo l’altra le sue ossessive serie.
Le parole di Koji: ‘Nella creazione, ottengo molto dal processo stesso. Se l’immagine è completa prima di averci lavorato completamente, non ha molto significato per me. Sto sempre portando avanti diversi progetti a poco a poco , voglio rimuovere il più possibile il mio intento dal lavoro; l’ambiguità è una componente essenziale. Penso che la fotografia sia immaginazione’.

Nicolas Giraud ha dichiarato: ‘Queste sequenze abbondanti e dense testimoniano un processo
perennemente rinnovato, che riconquista instancabilmente ciò che ha davanti agli occhi,
cercando di farsi strada attraverso ciò che è visibile. Kitagawa non ci concede l’accesso al mondo,
si confronta noi con la sua opacità, nella speranza di vedere in ogni modo possibile, con il rischio
di dissolvere l’immagine… Riunire quest’opera in un unico volume permette di attraversare
questa esplorazione ossessiva del visibile, di cogliere il movimento che guida Koji Kitagawa.
Il libro rivela la portata della sua ambizione, il modo in cui si attacca agli oggetti poveri
ma li porta all’incandescenza. Un volto, una pagina di giornale, una pianta, costituiscono mondi-oggetti che il fotografo esplora al meglio’.