Si chiamava successivamente Rachel, Monique, Szyndler, Calle, Pagliero, Gonthier, Sindler. A mia madre piaceva che la gente parlasse di lei. La sua vita non appariva nel mio lavoro, e questo la infastidiva. Quando ho sistemato la mia macchina fotografica ai piedi del letto in cui giaceva morente – temendo che sarebbe morta in mia assenza, mentre io volevo essere presente e ascoltare le sue ultime parole – ha esclamato: ‘Finalmente’

Sophie Calle descrive Monique attraverso estratti da taccuini personali e fotografie da album di famiglia e presenta la sua installazione creata al Palais de Tokyo in omaggio a sua madre, morta nel 2007.
Questo libro è stato concepito soprattutto come un autentico oggetto d’arte, in collaborazione con l’artista. Il testo di copertina è ricamato per creare un oggetto prezioso, e tutti i testi relativi all’installazione sono in rilievo per evocare la trama di alcune opere di Sophie Calle. È un libro molto personale e commovente.