Nel febbraio 1998 un uomo d’affari è stato assassinato a Lima, in Perù, succedeva normalmente in diverse capitali dell’America Latina. Era un imprenditore e aveva un’attività di successo nel settore dei tessuti. Avevo 5 anni quando è successo ed era mio padre. La mia famiglia è rimasta davvero scioccata e non hanno parlato del problema, quindi sono cresciuto interrogandomi su molte cose su di lui e su cosa fosse successo e provando anche il bisogno di costruire una relazione con lui. Oltre a parlare con la mia famiglia (che in realtà non poteva parlarne) e gli amici di famiglia più stretti, ho cercato in casa mia prove sulla sua esistenza o spiegazioni sulla sua scomparsa improvvisa.
Per prima cosa ho trovato degli oggetti che aveva mio padre quando è stato assassinato che mia madre conservava, con questo ho trovato un documento della polizia, ho appreso perché è stato assassinato, come, dove e cosa “esattamente” è successo. Poi ho trovato un sacchetto di plastica pieno di rullini non sviluppati, mia madre mi ha detto che mio padre faceva tonnellate di fotografie, le ho sviluppate e ho trovato 706 immagini. Ho cercato su Google il suo nome e ho trovato una minuscola foto stampa del suo omicidio, l’ho cercata nell’archivio del giornale e l’ho trovata ma più grande. Ho trovato le videocassette che ha fatto su un viaggio che la mia famiglia ha fatto prima che io nascessi, e finalmente ho trovato un taccuino che ha scritto prima di sposarsi con mia madre, scrive di matrimonio, relazioni e amore.