“Stiya” è il nuovo lavoro dell’artista di Brooklyn, Cole Barash. Usa un approccio iper-focalizzato unico nello studio di due forme pure di energia grezza, una tempesta Nor’Easter e la nascita di un bambino. Attraverso la composizione e la sequenza, questo lavoro considera l’esperienza di questi due mondi come uno.

All’inizio, non avevo stabilito il collegamento tra i due eventi ed ero naturalmente attratto dal fotografare la tempesta e le conseguenze. Ho trascorso alcuni giorni a fare escursioni tra le dune, le spiagge, gli stagni e i boschi, concentrandomi sulle aree che erano state colpite dalla tempesta e sulle aree che non erano cambiate affatto. Più tardi realizzando che nella sua solitudine, lo spazio di una tempesta può essere molto simile allo spazio di una sala parto. La pressione, l’accumulo, l’eccitazione e la paura che derivano dall’assistere a questa incredibile trasformazione di energia. Entrambi gli spazi esclusivi per gli elementi coinvolti nel concepire il cambiamento, ero così curioso. Come sarebbe stato?

Eravamo in allerta per essere preparati e aspettarci il peggio. Ricevere notifiche, una dopo l’altra, che la tempesta Nor’Easter Stella stava arrivando. Con venti da record a 75 miglia all’ora a Wellfleet, MA, dove due giorni prima avevamo dato il benvenuto al nostro primo figlio, Iya.

Il travaglio è durato quattro lunghi giorni e in quel tempo sono stato attratto dall’oscurità nella stanza. Lo specchio era particolarmente interessante, fornendo una prospettiva alternativa alla stanza e al rapporto tra il personale medico e mia moglie. La varietà di forme e strumenti, il forte linguaggio corporeo e la comunicazione che stava avvenendo nelle fasi finali della consegna ai momenti eroici e monumentali di mia figlia che prendeva la sua prima boccata d’aria fresca. Ero incuriosito da tutti gli elementi che si univano per creare il paesaggio in cui avrei vissuto l’esperienza più importante e bella della mia vita.