Vanishing Song vede Thomas Keller visitare ripetutamente scene importanti della vita e dell’opera di Jack Kerouac. Leggendo Kerouac, Keller si è sentito immediatamente assorbito dalle vivide descrizioni dei luoghi che si sono mescolate alle sue complesse emozioni di gioia e perdita. Keller dipinge un Lowell, un’America, ancora radicata nella disperazione del dopoguerra vista in America di Robert Frank, proprio come Frank, come un estraneo; ma con uno sguardo più amorevole. Le scene di abbandono trasudano non solo malinconia e perdita, ma il legno caduto in una luce screziata racconta storie di vite vissute all’interno di quelle che una volta erano mura. Nel ripercorrere la storia del luogo, Keller comunica una sorta di ansioso ma fiducioso senso di attesa per ciò che verrà dopo. Il testo di Kerouac accompagna fotografie e testi di Keller, aggiungendo un ritmo jazz e un’innocenza e una tristezza con gli occhi spalancati alla pubblicazione. Come riferimento alle sue fotografie, l’immagine del poster sul retro è un’immagine d’archivio di Kerouac: Visions of Lowell di John J Dorfner, che ci consente di vedere Lowell da più punti temporali. Questa umile pubblicazione funziona in molti modi. La temporalità della struttura pieghevole non vincolata è un cenno ai poeti Beat, che guidano scherzosamente lo spettatore attraverso diverse scene di Lowell. Non solo per i fan di Kerouac, Vanishing Song è una serenata per tutti i luoghi in movimento mentre entriamo nel post-globalismo.