Nato come risultato di una lunga ricerca sui “manuali d’uso”, Viewfinders è una raccolta di ritratti in cui i personaggi (i soggetti) si presentano come ‘cercatori di nuove vedute’ grazie alla mera azione di maneggiare la fotocamera ma, e questa è la chiave, tenendola capovolta.
Così, lo spostamento del modo tradizionale di fruire di quello spazio – l’unità interstiziale che raccoglie realtà e immaginazione chiamata “mirino” – diventa generatore di un mistero quasi allegorico.
Nel libro i ritratti, tutti stampati in Risograph, pur richiamando un manuale, sono fluttuanti e separati dalle pagine con le istruzioni.
Solo poche citazioni sono sopravvissute dai manuali, ma perdono il loro uso strumentale
per assumere un peso intellettuale.
Il libro è arricchito dai contributi di Luca Panaro e Erik Kessels.